Età biologica e alimentazione

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Un corpo e una pelle giovane nel tempo è senz’altro il sogno di moltissime persone, in questo articolo vediamo come usare l’alimentazione per rimanere giovani dentro e fuori.

Quello che mangiamo influenza profondamente la nostra età biologica e il più delle volte i prodotti che troviamo al supermercato non sono programmati per mantenere giovane il nostro corpo. I geni che influiscono sull’età biologica dipendono dalla nostra dieta; tali influenze possono essere positive, ossia possono attivarli, o negative, cioè che possono compromettere la loro azione. L’intensità di queste influenze sui geni che regolano l’età biologica, dipende da quello che si mangia, dalla quantità di quello che mangiamo e dalla frequenza con cui lo mangiamo.

Ma occorre sapere quali alimenti ci fanno rimanere giovani e quali invece ci invecchiano.    

Facciamo una premessa: è ormai risaputo che l’eccessivo apporto calorico è una delle cause di invecchiamento più accertate. Il problema è che gli alimenti facilmente reperibili sono molte volte anche troppo calorici; questi portano all’aumento di peso, a compromettere la salute e ad invecchiare precocemente.

Quindi potrebbe essere naturale pensare che mangiare meno calorie sia la situazione. Questa soluzione è vera in parte perché si può mangiare cibi meno calorici e non perdere peso, oppure mangiare cibi più calorici e dimagrire. Questo avviene perché c’è anche un altro fattore emergente secondo evidenze empiriche recenti: il centro regolatore dei segnali di fame e sazietà. Questo influenza l’apporto calorico, la percentuale di massa grassa, il metabolismo e anche l’età biologica. Questo non ha nulla a che vedere con le calorie assunte ma regola quanto mangiamo e quante volte.

I segnali fame-sazietà vengono trasmessi da neuro-peptidi che sono attivi da quando iniziamo l’alimentazione a quando la interrompiamo. Il centro di tutto questo è ovviamente il cervello, che decide come consumare o immagazzinare le calorie; un bilanciamento mancato tra questi segnali è da evitare perché determinerebbe uno squilibrio tra la fase brucia-grassi e la fase opposta di accumulo grassi. Per essere in una forma fisica ottimale, questi segnali devono costantemente controllare l’assunzione di cibo nel corpo e l’apporto calorico che ne deriva.

È difficile ottenere un equilibrio tra i due poiché questi sono in contrapposizione, in conflitto l’uno con l’altro, e i risultati si riscontrano direttamente sulla nostra forma fisica.